Per una nuova primavera delle Università

Dal futuro dell'Università passa il futuro dell'Italia: esperienze internazionali a confronto
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Incontro pubblico

"Dal futuro dell'Università passa il futuro dell'Italia. Esperienze internazionali a confronto" 

5 aprile ore 11.00

Aula magna storica del Rettorato, Banchi di Sotto, 55 -  Siena.

 

La Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) ha lanciato una iniziativa di informazione a livello nazionale dal titolo “Per una nuova primavera dell’Università”.

  • Twitter: #primaverauniversità

 

Insieme a tutte le università italiane, l’Università di Siena aderisce con una propria iniziativa  (5 aprile ore 11.00) che mira a sottolineare il ruolo strategico svolto dalla ricerca e dall’alta formazione quali motori dell’innovazione, dello sviluppo e della competitività per il nostro Paese.

L’importanza dell’Università nei processi di cambiamento non può essere ribadita continuamente, né il sostegno a tale processo può essere affidato alle sole capacità creative degli Atenei e delle loro rispettive comunità, ma richiede una forte attitudine all’investimento di crescenti risorse, coerentemente con quanto già avviene in altri Paesi (europei e extra-europei).

Il confronto con il contesto internazionale mostra chiaramente quanto si può e si deve fare per dare un’accelerazione più marcata alla crescita non solo economica e per cambiare radicalmente direzione alle politiche finora seguite in tema di Università e ricerca.

Il 5 aprile 2016 alle ore 11.00 presso l’Aula magna storica del Rettorato (Banchi di Sotto, 55 a  Siena) si svolgerà un incontro pubblico, dal titolo "Dal futuro dell'Università passa il futuro dell'Italia. Esperienze internazionali a confronto" che vuole informare sul ruolo dell’Università in questi processi di cambiamento e di rinnovamento, assumendo una logica di confronto internazionale.

L’incontro e il dibattito intendono mostrare quanto viene fatto in tema di innovazione, competitività scientifica e alta formazione, nonostante il trascorrere di anni di radicali tagli di risorse finanziarie, e quanto potrebbe e dovrebbe essere fatto per allinearci con i principali concorrenti europei.

 

L'evento, iniziamente previsto per il giorno 21 marzo, è stato rinviato per il tragico incidente di Tarragona nel quale erano rimaste vittime studentesse italiane in Erasmus.

#primaverauniversità

"Dal futuro dell'Università passa il futuro dell'Italia. Esperienze internazionali a confronto"

Inizio dei lavori: ore 11.00 - Aula magna storica del Rettorato

Banchi di Sotto, 55 - Siena

 

  • Introduzione ai lavori e presentazione dell'iniziativa CRUI 

Magnifico Rettore Prof. Angelo Riccaboni

 

  • Le università in una prospettiva internazionale

Prof. Claudio Rossi

 

  • Essere docente, ricercatore e studente in Italia ed in altri paesi europei: testimonianze

 

  • Tavola rotonda sul ruolo dell'università per lo sviluppo del territorio

Intervengono: Simone Bezzini, Susanna Cenni, Luigi Dallai, Massimo Guasconi, Paolo Noccioni, Andrea Paolini, Bruno Valentini, Davide Usai

 

Coordinano: Prof. Ranuccio Nuti, Prof. Roberto Di Pietra

Per una nuova primavera delle Università. Nota della Crui
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Nota a cura della CRUI - Conferenza dei Rettori delle Università italiane

  • Sito web
  • Twitter: #primaverauniversità

 

"Il 21 marzo in ogni sede delle università italiane, statali e non statali, si terranno incontri e dibattiti pubblici per riaffermare il ruolo strategico della ricerca e dell’alta formazione per il futuro del Paese. Verranno discusse e raccolte idee e proposte da consegnare al Governo in un documento di sintesi unitario redatto dalla Conferenza dei Rettori delle università italiane (CRUI).

Dal 2008 il sistema universitario italiano è soggetto a tagli lineari e progressivi delle risorse. Una scelta politica trasversale che, in coincidenza con la drammatica crisi globale e l’adozione di una radicale riforma organizzativa, si è tradotta nella perdita di oltre 10.000 posizioni di ruolo solo tra quelle per docenti e ricercatori, ovvero tagli superiori al 13% del totale quando la media nel settore pubblico è stata ad oggi del 5%.

Ma non solo. I tagli continui al fondo di finanziamento ordinario, l’assenza di un convinto investimento pubblico e privato nella ricerca e nell’alta formazione universitaria hanno determinato l’impossibilità di avviare nuovi percorsi di ricerca e di alta formazione, di investire in servizi e attività per gli studenti e nell’internazionalizzazione, di valorizzare il contributo della struttura tecnica e amministrativa.
Ma soprattutto hanno significato l’impossibilità di reclutare studiosi giovani e meritevoli, il congelamento delle carriere e delle opportunità di crescita professionale, una condizione retributiva che disincentiva i migliori a restare e allontana i giovani talenti e gli studiosi stranieri, l’indebolimento del già precario e fragile diritto allo studio che sta riducendo iscritti e laureati.

Ciò nonostante, il valore e la competitività scientifica delle nostre università è rimasta forte. E uniche tra le amministrazioni pubbliche le università sono finanziate sulla base dei costi standard e degli esiti delle valutazioni scientifiche.
La società e l’opinione pubblica di tutto questo sanno poco. Non esiste sufficiente consapevolezza del valore, per il Paese, delle sue Università, anche rispetto al confronto internazionale, nonché del rischio di mettere, seriamente e definitivamente, in crisi un sistema che, nonostante tutto, continua a funzionare.

Per questo occorre invertire la rotta e insieme, a partire dagli appuntamenti del 21 marzo 2016, costruire la nuova primavera della ricerca e dell’università italiana."

 

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